TERRA. Oklahoma by and by

PRIMA NAZIONALE

Ingresso: ?
Info e Prenotazioni:
+39 338 4094685

Testi e Regia di Matteo Pecorini
Musiche dal vivo di Tommaso Ferrini
Scenografia di Eva Sgrò
“È il 1929, un anno come un altro in un Paese come un altro. È il 1929 con buona pace di chi diceva che non saremmo arrivati fino a qui. È il 1929 che poi fatto trenta fai trentuno, e se ci gira, faremo anche mezzo secolo…”

TERRA è uno spettacolo che affonda le radici nei romanzi e nei racconti di John Steinbeck (Furore, I pascoli del cielo, Pian della Tortilla). Da queste radici, lo spettacolo germoglia al tempo presente, portando sulla scena le questioni mai risolte dello sfruttamento del lavoro, della migrazione, delle lotte di classe, ma allo stesso tempo le dinamiche, gli intrecci e le visioni oniriche che scaturiscono ancora dal rapporto profondo con la terra.
Quattro monologhi, o meglio, quattro personaggi… più un quinto, che “arriva sempre alla fine”, descrivono il proprio personale rapporto con la terra, attraverso gli occhi del figlio che racconta del proprio padre.
La terra ogni volta narrata è allora una terra personale, intima, di generazione in generazione: c’è chi la lavora, chi la percorre in libertà, chi la canta con il bicchiere in mano, chi non ha avuto il tempo per camminarci sopra abbastanza. E chi, infine, sulla terra viene mandato a stabilire linee e confini: colui che abita tra terra e cielo, e decide chi potrà stare, e chi dovrà partire.
TERRA si struttura allora come un piano sequenza tra diverse epoche, che riallaccia i fili con una tradizione le cui storie, ancora oggi, sembrano scontrarsi con una realtà apparentemente immutata e inscalfibile.
Da questi fili, la trama che s’intesse è una provocazione e un atto di accusa, ma anche comprensione, sogno e consapevolezza: “…che domani, qualcuno come te, potrebbe alzarsi in ritardo e perdere la propria quotidiana occasione di lavorare per vivere. Dopotutto, è il 1929!”
Di e con Matteo Pecorini e Tommaso Ferrini
Una Produzione: Verso Oklahoma