Un mare di porti lontani
Dettagli dell'evento
Un documentario della durata di 53 minuti sui salvataggi in mare da parte delle navi ONG.
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Un documentario della durata di 53 minuti sui salvataggi in mare da parte delle navi ONG.
L’autore, Marco Daffra, è da sempre impegnato in ambito sociale. Già più di quaranta anni fa aprì a Firenze, con un piccolo gruppo di amici, la prima sede della LOC (Lega Obiettori di Coscienza). Tre anni fa è stato eletto nel Consiglio Direttivo della sezione di Firenze di Italia Nostra.
Questo documentario autoprodotto, costato più di un anno di lavoro, presenta materiale originale e riprese fornite dalle ONG legati da un unico respiro narrativo sostenuto dalle musiche di Samuele Luca Cecchi.
La decisione di realizzare quest’opera è maturata in seguito al decreto “Cutro”: Marco Daffra ha voluto opporsi al discorso politico di criminalizzazione delle ONG impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo, sentendo l’esigenza di salire a bordo di una di queste per documentarne l’attività.
Negli ultimi trent’anni le morti accertate di migranti nel Mediterraneo sono state oltre cinquantamila, ma potrebbero essere almeno il doppio, a causa dei moltissimi i naufragi invisibili e non segnalati.
Per fortuna, però, molte vite sono state salvate: un grande miracolo che continua a ripetersi ogni giorno grazie anche ai volontari che “tendono le mani ai naufraghi del Mediterraneo”.
L’impegno di questi “salvatori di vite umane” viene ora mistificato: si è diffusa l’idea che senza le ONG non vi sarebbero i migranti (le persone migranti non intraprenderebbero il viaggio via mare). I dati ufficiali, invece, dicono che il 93% degli arrivi passa attraverso salvataggi svolti dalla meritevole opera della Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza e gli sbarchi autonomi. Gli interventi delle navi ONG evitano ulteriori tragedie nel cimitero liquido del Mediterraneo.
Il divieto di effettuare più di un salvataggio alla volta e l’assegnazione di porti molto distanti si rivela, nei confronti dei migranti già molto provati, una tortura gratuita ed evitabile. La “politica dei porti lontani” è aggravata dalla proibizione di soccorsi plurimi, da processi giudiziari, sanzioni e blocchi delle navi in porto. Nel solo 2023, sono state sottratte al soccorso più di 300 giornate-nave. Quante vite avrebbero potuto essere salvate, se invece le navi umanitarie fossero rimaste operative a Sud dell’Italia, là dove sono più necessarie?
L’autore si è recato nei porti di Livorno e Carrara, ha viaggiato con la nave di Open Arms fino a Siracusa, ha fatto un volo di ricognizione a “caccia di naufraghi” con i Pilotes Volontaires ed ha passato un mese a Lampedusa a realizzare interviste. Il film presenta le testimonianze di capitani, marinai, medici, infermieri, macchinisti, interpreti e mediatori culturali. Tra le persone intervistate, la testimonianza del dottor Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che, in trent’anni, ha visitato 350mila persone sbarcate e di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato a Monte.
In questo film sono rappresentate, per la prima volta tutte insieme, le attività di numerose ONG, che possiamo considerare come un unico Esercito di Pace.
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Orario
(Mercoledì) 21:00 - 22:00
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